
Valorizzare in modo sostenibile e decoroso le alberature del paesaggio cittadino
Una grande opportunità in "sicurezza"
Gestire gli alberi in ambiente urbano richiede una particolare attenzione alla molteplicità dei fattori in gioco. Questi individui naturali, devono infatti convivere col difficile equilibrio degli ecosistemi urbani-antropizzati. Le esigenze di acqua, luce, spazio e nutrimento di una pianta vengono spesso disattese da aiuole troppo strette per una corretta radicazione e da un’alta densità di manufatti che soffoca il libero sviluppo della chioma, per non parlare poi delle condizioni povere dei suoli cittadini, ancor quando non sono impermeabilizzati dall’asfalto. Tutte queste difficili condizioni, a volte, purtroppo, si sommano anche ad interventi di potatura troppo drastici o che comunque non tengono in corretta considerazione le risposte fisiologiche delle piante. L’esistenza di uno o più di questi fattori può creare i presupposti per future condizioni di pericolo di cedimento di parti della pianta o addirittura della pianta intera, rendendo quindi necessaria una corretta valutazione del rischio: dato dalla relazione tra pericolo di cedimento e contesto del sito in cui la pianta vegeta.
Tuttavia, per quanto possano essere sani, tutti gli alberi rappresentano in se stessi un fattore di pericolo di cedimento. L’importante è valutarne adeguatamente il rischio correlato.
Analisi di fattibilità per coordinare e quindi valorizzare tutti gli interventi relativi al verde urbano, massimizzandone il profitto per la gestione di un sottoprodotto di valore: il LEGNO !!! Sia che esso venga reimpiegato come combustibile che come compostato.
Le cause di cedimento delle piante possono essere determinate da diversi fattori. L’interfaccia suolo-radici con particolari condizioni di saturazione idrica combinata a particolari eventi atmosferici (forte vento) può perdere la sua efficacia di azione di ancoraggio dell’albero.
Anche
l’azione degradativa del legno ad opera di funghi agenti di carie,
se avviene a livello di apparato radicale può determinare il
cedimento intero della pianta. Oppure, essa si può localizzare sul
fusto e/o sulle branche, determinando il collasso o il cedimento di
sue parti.
La gestione e la cura degli alberi deve tener conto della sicurezza dei luoghi in cui essi vegetano, tanto più se si tratta di luoghi sensibili e ad alta frequentazione, dove quindi, il rischio, a parità di pericolo di cedimento, è molto maggiore. La perizia per la valutazione della stabilità biomeccanica degli alberi diventa quindi lo strumento guida fondamentale per la programmazione corretta degli interventi e nella gestione della responsabilità legata ai danni conseguenti al cedimento.
Valutazione di stabilità tramite analisi visiva secondo il protocollo ISA-International Society of Arboricoluter.
Approfondimenti delle indagini visive tramite l'analisi al ribaltamento della zolla, Tomografo Sonico Fakopp per la determinazione dello stato di degradazione di intere sezioni di fusto o branche, e analisi leggermente invasive con trapano densiometrivo IML-PD400 per la determinazione puntuale della qualità dei tessuti lignei.